Bonus Infissi: le agevolazioni fiscali 2022
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato per più anni i vari bonus fiscali quali il Superbonus 110%, il Bonus Ristrutturazioni 50% e l’Ecobonus 50%. É prevista ulteriormente l’estensione dello sconto in fattura e della cessione del credito per tutti i bonus fino a dicembre 2024 e per il Superbonus fino alla fine del 2025. (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/12/31/21G00256/sg)
Tra le novità principali introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 che riguardano bonus diversi dal superbonus, è stata introdotta l’esenzione dagli obblighi di asseverazione di congruità della spesa che non è applicabile agli interventi di edilizia libera di importo complessivo non superiore a € 10.000,00.
La novità dell’obbligo del visto di conformità si applica alle fatture emesse e ai relativi pagamenti intervenuti a decorrere dal 12 novembre 2021, data di entrata in vigore di Decreto anti-frodi. Questo criterio temporale vale per:
Il Decreto Antifrode (D.L.n.157/2021), con lo scopo di prevenire ed evitare le truffe come l’elaborazione fittizia di false detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi, ha inserito delle modifiche sui controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate sulle:
I contribuenti e i professionisti devono mettere in atto misure di contrasto alle frodi in materia di cessione dei crediti, con rafforzamento dei controlli preventivi. I primi con l’estensione del visto di conformità anche per altri bonus edilizi e i secondi con rigorosi controlli (tra cui gli adempimenti antiriciclaggio). Eventuali irregolarità potrebbero comportare onerose sanzioni.
Nel testo definitivo, il Senato, con emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, ha rimosso i limiti originariamente stabiliti dal Governo e tra questi in non obbligo del titolo edilizio CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata). Non c’é più nessun limite per potere accedere al Superbonus 110 %:
Tutte le tipologie di infissi dei vari Bonus che apportano un migliore efficientamento energetico dell’abitazione possono usufruire delle agevolazioni per l’acquisto e la sostituzione di componenti già esistenti o di loro parti e non come nuova installazione:
Per accedere alle agevolazioni del SoperBonus 110% per gli infissi (intervento trainato) sarà necessario accorpare la sostituzione degli infissi ad uno dei maxi-interventi trainanti previsti dal Decreto Rilancio.
Gli interventi possono essere realizzati sugli edifici condominiali, edifici unifamiliari o unità immobiliari residenziali situate all’interno di edifici plurifamiliari purché siano dotate di impianto di riscaldamento, acqua, gas o energia elettrica per uso esclusivamente autonomo, e dotati di ingresso indipendente (ad esempio le villette a schiera) non ad uso comune con altre unità immobiliari.
I costi ammessi al superbonus per gli infissi includono la fornitura e l’installazione di finestre, infissi, scuri, persiane, avvolgibili, vetrate, porte e portoni, cioè ogni tipologia di serramenti capaci di assicurare un miglioramento del rendimento energetico di due classi. Questo vantaggioè sia per i condomini che per le case unifamiliari.
Possono richiedere il Bonus:
Sempre per le P. IVA, per quanto riguarda le parti comuni di un condominio, non ci sono invece limitazioni specifiche.
I requisiti di accesso richiesti per poter usufruite del SuperBonus al 110% sono:
L’ A.P.E. (attestato di prestazione energetica) dimostra il doppio salto di classe prima e dopo l’intervento. La redazione del documento deve essere rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata che dimostri il miglioramento energetico.
Tra gli interventi non compresi nel SuperBonus 110% troviamo l Ecobonus 50% e il Bonus Ristrutturazioni 50%, entrambi prevedono la sostituzione agevolata dei vecchi infissi, dei serramenti e l’installazione delle schermature solari con il fine di un migliore efficientamento energetico dell’edificio.
EcoBonus, diversamente dal Bonus Ristrutturazioni 50%, è usufruibile anche dove non è necessario fare una ristrutturazione considerando che si tratta di una sostituzione che non prevede modifiche delle dimensioni. Le misure iniziali devono rimanere invariate anche con la nuova finestra.
Fa eccezione la posa di un pavimento radiante che può diminuire l’altezza della porta e anche della finestra. Le modifiche delle dimensioni, nell’occasione, sono consentite per specifiche necessità tecniche.
Il Bonus Ristrutturazione 50% prevede invece anche il cambio degli infissi dove si possono apportare le seguenti differenti misure-modifiche:
L’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni possono essere richiesti da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Nel dettaglio hanno diritto alla detrazione delle spese:
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
I requisiti richiesti dalle normative per poter accedere alle detrazioni del 50% possono essere così indicati:
Sono 6 in Italia le diverse zone climatiche invernali, tramite il “Grado-Giorno” (GG), ovvero una valutazione delle temperature medie interne (pari a 20 gradi) rispetto a quelle esterne. Per accedere agli Ecobonusa, la divisione in zone climatiche è stata abbinata a dei canoni di trasmittanza termica dei serramenti a cui uniformarsi.
Le zone climatiche sono suddivise rispettivamente in:
Le soglie in funzione della zona climatica sono le seguenti:
Zona climatica A | 2,60 W/m2*K |
Zona climatica B | 2,60 W/m2*K |
Zona climatica C | 1,75 W/m2*K |
Zona climatica D | 1,67 W/m2*K |
Zona climatica E | 1,30 W/m2*K |
Zona climatica F | 1,00 W/m2*K |
Con il Decreto Requisiti 2020 è stato aggiunto un massimale di costi al m² per serramenti, schermature solari e oscuranti.
Zona climatica | Infissi | Infissi + Cassettoni+ Oscuranti | Schermature solari | Oscuranti |
A, B, C | 550€/mq | 650€/mq | 230€/mq | 100€/mq |
D, E, F | 650€/mq | 750€/mq | 230€/mq | 100€/mq |
Tali costi non comprendono IVA, manodopera e opere complementari.
I valori di trasmittanza termica finale (Uw) devono essere inferiori o uguali ai valori limite riportati nell’allegato E del Decreto requisiti del 6 agosto 2020. Inoltre, devono essere rispettate le pertinenti norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).
Il Bonus Ristrutturazioni, come indicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, è concesso in caso di interventi di manutenzione straordinaria come la sostituzione degli infissi esterni o serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso. In questo caso la detrazione del 50% è concessa in qualsiasi caso di sostituzione, ampliamento o apertura di nuove finestre
Quando si decise di sostituire gli infissi è opportuno sapere che ci sono diverse tipologie di detrazioni fiscali del costo sostenuto.
Con procedure ed adempimenti diversi, è possibile scegliere su tre tipologie di bonus per il recupero dell’importo sostenuto: lo sconto in fattura, la cessione del credito o l’utilizzo della detrazione in dichiarazione dei redditi che viene rimborsato in 10 o 5 anni
Realizzare lavori di efficientamento energetico, godendo di una agevolazione fiscale unica, è un’occasione irripetibile. Solo il SuperBonus infissi offre il vantaggio di utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito del 110%, entrambi subordinati al visto di conformità e la congruità dei prezzi. Ciò comporta che gli interventi si sostituzione degli infissi saranno a costo zero.
Per il SuperBonus 110%, che riguarda imprese e condomini, è stato di recente introdotto il divieto delle cessione a catena del credito fiscale.
Anche l’Ecobonus permette l’accesso alla detrazione fiscale del 50% del totale delle spese sostenute. Per lo sconto in fattura, o in alternativa, la cessione del credito, si potrà presentare la domanda fino ad un tetto massimo pari a 60.000 €. La sostituzione degli infissi, oppure la coibentazione o la sostituzione dei cassonetti, o e l’acquisto di nuove tapparelle, possono essere inclusi nel bonus pertinente la casa.
In base alla bozza di decreto legge messa a punto dal Governo, con riferimento alle detrazioni fiscali dirette nella dichiarazione dei redditi dei bonus edilizi, i contribuenti possono seguire due alternative. Lo Sconto in fattura e la Cessione del credito
Per esercitare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura bisogna trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione con la quale si rinuncia al bonus fiscale in favore della sua cessione o dello sconto in fattura.
La ditta di beni e servizi relativi agli interventi agevolati anticipa al committente la spesa detraibile. L’impresa esecutrice degli interventi concede cioè direttamente al contribuente lo sconto in fattura sul corrispettivo dovuto per un importo che non superi il corrispettivo stesso.
Il fornitore recupera quanto anticipato sotto forma di credito d’imposta di pari importo alla detrazione spettante; lo stesso avrà la facoltà di cedere tale credito ad altri soggetti (istituti di credito e altri intermediari finanziari).
La cessione del credito da parte del contribuente consiste nella cessione della detrazione fiscale a un ente terzo (fornitori di beni, esercenti di attività autonome, banche, società) in cambio del rimborso fino a un importo pari alla somma ch sarebbe stata detratta dal contribuente nella sua dichiarazione.
Praticamente il committente paga alla ditta che esegue i lavori la fattura per poi cedere il suo credito a intermediari finanziari (Poste, Istituti finanziari e assicurazioni), che gli restituiranno la somma corrispettiva al credito.
Le agevolazioni fiscali per le ristrutturazione edilizia, pur rappresentando una ottima opportumità di risparmio, impongono l’espletamento di alcuni oneri burocratici: tra questi oneri in evidenza c’é la pratica ENEA, l’ente deputato al controllo e alla gestione delle agevolazioni fiscali. Alla pratica sarà associato un codice CPID (un codice alfanumerico) che identifica la dichiarazione stessa.
Questo documento dovrà essere esibito in caso di controlli, insieme a:
Le documentazioni raccolte, comprese le asseverazioni a firma del tecnico incaricato, qualora non si optasse per la cessione del credito o lo sconto in fattura, andranno consegnate anche al proprio consulente fiscale/CAF entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, per i 10 anni successivi a quello dell’intervento.
La pratica deve essere inoltrata all’ENEA dai proprietari di immobili o dai condomini che hanno commissionato interventi di ristrutturazione edilizia o per il risparmio energetico e per i quali è stata richiesta l’agevolazione fiscale.
“Scheda descrittiva dell’intervento” entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere, ESCLUSIVAMENTE attraverso l’apposito sito web detrazionifiscali.enea.it relativo all’anno in cui essi sono terminati.
La “scheda descrittiva”
Se la sostituzione dell’infisso comprende la sostituzione o l’installazione della relativa chiusura oscurante, nella Scheda Descrittiva relativa agli “Infissi” occorre inserire la spunta alla voce “Con Chiusura Oscurante” e si indica l’importo totale (ovvero infissi e chiusura oscurante) nella sezione dedicata ai costi.
La novità fondamentale del Superbonus 110, con la proroga nella legge di bilancio 2022, introduce nuove scadenze per il bonus 110 e nello specifico: