Come aprire un e-commerce in Gran Bretagna? Legislazione, regole e vantaggi nel costituire una società in Inghilterra per vendere prodotti online.
Come aprire un e-commerce in Gran Bretagna? Legislazione, regole e vantaggi nel costituire una società in Inghilterra per vendere prodotti online.
Come aprire un e-commerce in Gran Bretagna: legislazione e vantaggi
I rivenditori online che scelgono di aprire un’e-commerce in Gran Bretagna possono beneficiare di diversi benefici dovuti alla crescita di questo settore nel paese. Tra il 2014 e il 2018, infatti, la quota media di vendite online è passato da 7,2% all’8,8%, per un totale di fatturato di 688,4 miliardi di dollari solo nel 2018 (Dati: Office of National Statistics).
Un buon volume di traffico di utenti non è però l’unico vantaggio che spinge sempre più imprenditori ad aprire un e-commerce nel Regno Unito. Scopriamo tutti i principali vantaggi.
Uno dei principali vantaggi dell’apertura di un e-commerce in UK è l’accesso ad una tassazione agevolata. Le società che operano nel Regno Unito con una società (ad esempio: una LTD) possono far riferimento ad aliquote agevolate rispetto a quelle di altri paesi europei.
Nello specifico, per le società operanti nel Regno Unito la tassazione sugli utili netti è pari al 19%. Dunque, se durante l’anno fiscale gli utili prodotti dalla società sono stati pari a 100 mila sterline, il totale da corrispondere all’HMRC sarà pari a 19 mila sterline.
La VAT o Value Added Tax, corrispondente all’IVA italiana (imposta sul valore aggiunto) è l’aliquota indiretta addebitata sui beni e servizi forniti dalle imprese che sono registrate e che operano nel Regno Unito. In UK, è possibile non registrarsi per la VAT se si ha un giro d’affari pari o inferiore a 85 mila sterline annue.
Superata questa cifra è obbligatoria la registrazione e l’applicazione della VAT in fattura. In questo caso le aliquote previste a seconda del settore merceologico d’appartenenza sono:
Chi si registra con una VAT inglese deve trimestralmente inviare la dichiarazione dell’IVA all’HMRC direttamente online o tramite il proprio commercialista.
Il fisco britannico verificherà successivamente se in base alla dichiarazione, la società, azienda o ditta individuale presenta un profilo di iva a credito (VAT Return) o se deve pagare l’Iva a debito.
Nel primo caso l’HMRC corrisponde l’importo della VAT Return in due settimane sul conto della società mentre se si registra un debito d’imposta a seconda dell’aliquota di riferimento, si dovrà bonificare al fisco inglese la somma richiesta entra l’ultimo giorno del mese del trimestre al quale si fa riferimento.
Infine, uno dei vantaggi da non sottovalutare quando si avvia un’e-commerce nel Regno Unito è il profilo di cui gode la società (specie se si opta per una LTD) a livello internazionale.
Il Regno Unito è tra i paesi che richiama il maggior numero d’investimenti stranieri a livello internazionale anche per via del largo uso della lingua inglese nel mondo. Ciò si traduce in un bacino d’utenza molto ampio su piano mondiale.
Lavorare in lingua inglese infatti dà alle aziende del Regno Unito un vantaggio comunicativo non indifferente, sopratutto se si opera online, rendendo fruibile il sito con i suoi prodotti e servizi non solo in Inghilterra ma anche nei mercati europei, americani e asiatici.
Conoscere le regole per gli e-commerce nel Regno Unito è molto importante per chi vuole aprire un’attività online nel paese. I regolamenti nazionali nel campo del commercio online sono molto precisi e gli obblighi previsti devono essere assolti se non si vuole correre il rischio di essere multati o sottoposti ad una revisione dell’attività da parte dell’autorità britanniche.
Il Data Protection Act 2018 è un atto del Parlamento del Regno Unito aggiornato che include anche le regole del GDPR dell’Unione Europea. Il nuovo atto per la protezione dei dati nell’Unione Europea prevede l’applicazione di una serie di regole valide per tutti coloro che trattano i dati personali di utenti e acquirenti. Dunque, al suo interno risiedono anche dei regolamenti fondamentali per chi apre un e-commerce in UK.
In particolare, questa legge suddivisa in sette parti prevede in linee sommarie:
Il Consumer Protection (Distance Selling) Act 2000 è un regolamento dedicato alla vendita a distanza e alla protezione dei consumatori. Il regolamento si applica alle:
Il regolamento prevede una serie di diritti dedicati al consumatore, tra i quali la possibilità di cambiare idea e annullare un ordine entro un termine di 7 giorni.
I sette giorni lavorativi previsti dal Consumer Protection Act decorrono dal giorno in cui il consumatore accetta di procedere alla sottoscrizione di un contratto in abbonamento oppure alla restituzione di un prodotto ordinato e ricevuto. L’ordine può essere annullato sia prima della ricezione del prodotto sia successivamente.
Nello specifico le regole dell’annullamento prevedono:
Tutte le aziende che operano online nel Regno Unito sono obbligate inoltre a:
L’Electronic Commerce EC Directive Regulations 2002 è una legge approvata dal Parlamento Inglese che ha lo scopo di migliorare il rapporto tra consumatori e proprietari degli e-commerce chiarendo i diritti e gli obblighi di entrambe le parti. Chiunque gestisce un’attività online o prende ordini via mail deve dunque far riferimento a questa normativa.
La direttiva sul commercio elettronico si applica a tutti coloro che:
Le principali norme sul commercio elettronico prevedono:
Per i contratti elettronici e gli ordini online è necessario anche:
Infine, nell’ambito delle comunicazioni commerciali la direttiva richiede:
Aprire un e-commerce in Gran Bretagna prevede che si svolgano determinate operazioni in conformità alle norme che regolano il commercio elettronico. Il primo passo è assolvere agli obblighi burocratici, successivamente si può procedere alla costruzione del sito e all’individuazione del magazzino. Ma vediamo nel dettaglio come avviare un e-commerce in UK.
Aprire una LTD nel Regno Unito prevede un iter ben preciso che può essere eseguito, mediante le agenzie d’intermediazione, anche se non si è residenti in Inghilterra, a patto che la sede legale e la principale attività commerciale o imprenditoriale venga svolta nel paese.
Per l’apertura di una LTD è necessario:
Una volta concluso il percorso burocratico per l’apertura della LTD, sarà possibile iniziare a costruire il proprio e-commerce e procedere alla realizzazione del sito web e gestione del magazzino per la spedizione delle merci.
È possibile approfondire l’argomento sulla nostra guida alla costituzione di una società in Inghilterra.
La realizzazione di un e-commerce in UK dev’essere fatta nel rispetto delle norme sia nel campo della privacy sia della trasparenza, come previsto dalle leggi del paese.
Dunque, il primo passo è sicuramente scegliere: nome dominio, hosting, provider al quale affidarsi (per il dominio si consiglia di acquistare un’estensione .co.uk per il commercio nel Regno Unito e .com per gli altri paesi).
Dopo di ché bisogna effettuare:
Un e-commerce che opera in Inghilterra e che vende prodotti fisici (non servizi digitali) deve obbligatoriamente avere un magazzino con sede in una città della Gran Bretagna.
Il magazzino dev’essere intestato alla stessa azienda proprietaria dell’e-commerce e da lì devono partire tutti gli ordini, i resi e le sostituzioni per le vendite effettuate nel paese.
Si possono gestire anche altri magazzini nei paesi in cui si vendono i propri prodotti. L’importante è che la sede amministrativa e legale, e il magazzino siano siti in UK per mantenere correttamente la propria LTD, ed evitare problemi con il fisco.
Se non si ha tempo o competenze per la gestione del magazzino, si può scegliere eventualmente di affidarsi anche a società che offrono la gestione degli ordini e del magazzino per conto terzi. L’importante è che il contratto di gestione del magazzino sia intestato alla LTD proprietaria dell’e-commerce.
Una domanda che può sorgere spontanea in questo periodo è: conviene aprire un e-commerce in UK dopo la Brexit?
Sicuramente la Brexit spaventa per l’incertezza a livello normativo e alle regole che potrebbero cambiare dopo un distaccamento dall’Unione Europea.
Bisogna comunque considerare che le norme vigenti, anche quelle dovute agli accordi con l’UE, sono state approvate dal Parlamento ed una eventuale abrogazione prevederebbe comunque un periodo di adeguamento per gli e-commerce e le attività presenti nel paese.
Anche se alcune modifiche normative sul commercio elettronico potrebbero essere approvate dal parlamento britannico dopo la Brexit, è necessario considerare anche i vantaggi che un allontanamento dell’Inghilterra dall’Unione Europea può determinare.
Tra questi c’è l’ipotesi che il Regno Unito possa migliorare le condizioni già ora agevolate in termini di tasse.
Infatti, in molti prospettano che l’Inghilterra potrebbe diventare la Singapore d’Europa. Dopo la Brexit proprio la mancata necessità di dover sottostare a determinati regolamenti e paletti imposti dall’Europa potrebbe dare agli imprenditori l’accesso a un sistema fiscale più agevole e ad una burocrazia ulteriormente semplificata.
Infine, bisogna tener conto che tutti i vantaggi della gestione di un e-commerce in UK tra i quali l’ingresso in un mercato propenso agli acquisti online e un miglior profilo a livello internazionale, non verranno intaccati dall’uscita della Gran Bretagna dall’UE.